Aprire un blog: qualche consiglio pratico.

Tra le domande che negli anni mi sono state poste, una tra le più frequenti è stata a cosa servisse avviare un proprio blog. Questa era poi spesso seguita da altre, più o meno dettagliate, sulle possibilità di monetizzazione, gli obblighi legali e/o fiscali, e da innumerevoli richieste di chiarimenti “tecnici”.

Ho così deciso di cominciare a scrivere su questo mio (nuovo) blog proprio un articolo introduttivo a partire da queste domande, sperando di poter fornire almeno delle indicazioni generali (risposte che approfondirò man mano con altri articoli) a quanti si accingono a lanciarsi in questo genere di “avventura”. Ma entriamo subito nel vivo dell’articolo…

Perché dovrei aprire un blog?

La risposta a questa domanda non è proprio immediata. La prima motivazione che mi viene in mente, e quasi sicuramente la più importante, è semplicemente: perché hai qualcosa da dire!

Dal punto di vista degli utenti che lo visitano, un blog è un luogo in cui trovare una risposta ad una loro domanda, informazioni, magari di qualità, alle quali sono interessati. Insomma, qualcosa di utile per la comunità, scritto da qualcuno che sa di cosa parla (anche se non sempre è così, purtroppo) e che lo fa con spirito di condivisione, per aiutare gli altri nella risoluzione di un problema che lui stesso (o lei stessa) ha affrontato in precedenza.

Visto dal punto di vista di chi pubblica, gli intenti non sono sempre e solo così fiabeschi: può anche darsi che qualcuno scriva un blog solo ed esclusivamente per passione, ma sono casi rari.

I motivi per cui scrivere un blog possono essere davvero molti, e molto soggettivi. Esso può essere (come da definizione) un semplice diario on line, in cui scrivere delle vostre giornate, dei vostri viaggi, pubblicare un portfolio o una galleria di foto, raccontare questo o quell’aspetto della vostra vita, o il vostro hobby… o ancora un modo per guadagnare qualcosa da una vostra passione o portare clienti alla vostra attività, pubblicizzare i vostri prodotti e/o servizi e via discorrendo.

Quale che sia il motivo per cui state pensando di scrivere un blog, se siete capitati in questa pagina molto probabilmente state cercando di capire se sia il caso di avviarlo, e se la cosa possa tornarvi utile in qualche modo oppure no, dunque andiamo avanti con la lettura…

Chi può avviare un blog?

Cominciare dall’inizio e fare le cose con ordine, per quanto possa sembrare banale, è il modo migliore per fare chiarezza su qualsiasi problema, dunque…

  • chi può aprire un blog?
  • quali sono i requisiti legali?
  • servono caratteristiche particolari?
  • ho bisogno di partita iva?

I requisiti legali

Le prime due domande sono in realtà evidentemente correlate, e la risposta è (quasi) chiunque. Parlando di requisiti legali, l’unico limite imposto dalla legge (e dai fornitori del servizio) è rappresentato dall’età: 13 anni (come anche per i social) è l’età minima per aprire un account su uno dei molti fornitori gratuiti di spazio web, limite che sale a 16/18 anni per chi volesse registrare un dominio di secondo livello su un hosting a pagamento. In ogni caso, i minori dovrebbero sempre essere soggetti alla supervisione di almeno un adulto.

Le ragioni di tale limitazione stanno nella volontà -da parte sia dell’autorità che dei fornitori stessi- di proteggere i minori, educandoli ad un uso più consapevole della rete. Va ricordato inoltre che anche se sei minorenne rimane il vincolo di responsabilità per quanto pubblicato nel tuo blog!

Caratteristiche utili

Se sei maggiorenne, e ti stai chiedendo cosa serva per avviare un blog, molti ti avranno detto che non serve niente di particolare…

E in effetti, nella rete così come oggi la conosciamo, è evidente che (croce e delizia) veramente chiunque può possedere un proprio spazio web e scrivere su un blog. Le cose veramente necessarie non sono molte: per gestire un blog sono sufficienti un computer e una connessione, e neanche tante competenze tecniche (che però possono aiutare).

Per scrivere un tuo blog avrai poi bisogno di un argomento da trattare, ma a questo ho dedicato il paragrafo successivo… Infine ti servirà tanta tanta voglia di fare!

La partita IVA non sempre serve, dipende tutto da una semplice domanda: intendi monetizzare il tuo blog?

Di cosa posso parlare nel mio blog?

Gli argomenti da poter trattare in un blog sono praticamente infiniti, il massimo che posso dirti è di scegliere con cura e criterio, e magari fornirti qualche indicazione sul “come” scegliere le tematiche da affrontare piuttosto che su “quali” scegliere.

La cosa principale è scegliere un argomento che ti piaccia e che ti interessi davvero, sul quale tu stesso hai delle competenze reali e su cui desideri tenerti aggiornato: scrivere su di un blog non è sempre facile, e trattare argomenti che non ci appassionano può diventare molto peggio che noioso… Tieni bene in considerazione questo aspetto.

Quando il tuo blog comincerà a prendere piede, e arriveranno i primi commenti di chi lo segue, questi potranno offrirti spunti interessanti per miglioramenti, nuovi articoli ed approfondimenti; ma prima di allora (possono volerci mesi, o anni) dovrai scegliere i temi dei tuoi articoli in totale autonomia, o facendoti aiutare da qualcuno dei tuoi conoscenti che condivida la tua stessa passione.

I miei consigli sono sostanzialmente due: scegliere una macro area (un argomento generale come ad esempio il calcio, il gossip, il cinema ecc..) da suddividere in categorie (nel caso parlassi di calcio, ad esempio puoi suddividere i tuoi articoli per campionati o coppe; nel caso del cinema puoi farlo per genere di film o anno di uscita nelle sale ecc); per ogni categoria scrivere un contenuto centrale da completare e approfondire con articoli successivi. Seguendo queste semplici indicazioni avrai modo di dare ai contenuti del tuo blog una struttura gerarchica e ben definita (organizzandolo in modo che per chi lo visita sia facile e intuitivo da navigare) e non rischierai di scrivere articoli troppo lunghi e confusi.

Quanto costa un blog?

Anche questo è un tema da approfondire bene, almeno nel caso in cui si intenda guadagnare qualcosa dal proprio blog. Generalizzando, i costi non sono elevati: puoi aprire un blog anche a costo 0 (fatti salvi il tempo e l’elettricità spesi per gestirlo), pur se con qualche rinuncia.

Esistono infatti una moltitudine di servizi che ospitano gratuitamente i blog degli iscritti, permettendo veramente a chiunque (età permettendo) di tenere attivo un blog. Il problema di questi servizi è che non sempre vanno bene, perché hanno limitazioni veramente restrittive (leggi anche il mio breve confronto tra gli hosting gratuiti e quelli a pagamento).

Volendo -e potendo- investire qualcosa, si può acquistare un dominio di secondo livello e un hosting a pagamento, scelta che consiglio perché vi consente molta più libertà, e i prezzi sono veramente per tutte le tasche.

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Come apro il mio blog?

La prima cosa da fare per avviare il tuo blog è decidere se affidarti ad un servizio di hosting gratuito o registrare un tuo dominio su un hosting a pagamento. Tra i servizi gratuiti ti consiglio senza dubbio quello offerto da WordPress o Blogger (che invece è offerto da Google).

Stabilito ciò, dovrai scegliere il nome del blog e del dominio (sia esso di secondo o terzo livello, in base alla soluzione scelta) e poi operare alcune scelte, come il tema grafico del blog e altre impostazioni, che vedremo in articoli dedicati.

Compiute queste operazioni preliminari sei pronto per cominciare a scrivere e pubblicare!

Quando conviene creare un blog

Questo dipende molto dall’argomento trattato e dallo scopo del tuo blog. In linea di massima non c’è un “momento” migliore di altri, e la mia risposta è quasi sempre “prima possibile”.

Se però vuoi parlare di un evento in particolare, o di qualche attività stagionale, l’ideale sarebbe cominciare a pubblicare qualche mese prima dell’evento (o gli eventi) in questione: questo ti darà il tempo di creare più contenuti, e cercare di posizionarli al meglio tra i risultati di ricerca.

La cosa più importante però, non è tanto la data di avvio del blog, quanto la frequenza di pubblicazione e aggiornamento dei tuoi articoli, tienilo sempre presente: articoli sempre “freschi” e aggiornati sono molto graditi agli utenti (e ai motori di ricerca). A questo scopo, ti consiglio di preparare un piano editoriale, con una lista di argomenti da trattare, ed aggiornarlo ogni volta che ne hai la possibilità, ad esempio inserendovi nuove idee, approfondimenti a temi già trattati (o che tratterai), nuovi temi (che possono essere suggeriti da una conversazione con un amico, come da un commento su un tuo articolo precedente, o perfino richieste dirette dei tuoi lettori).

(Quanto) posso guadagnare dal mio blog?

Siamo arrivati quasi in fondo all’articolo, e se hai letto fino a qui significa che sei veramente interessato a lanciarti in quest’avventura. Probabilmente hai letto altri articoli che promettono cifre astronomiche in poche settimane, e cerchi un’ulteriore conferma o una smentita.

Anche a questa domanda, purtroppo, non esiste una risposta valida per tutti: ci sono senz’altro dei casi in cui un blog ha generato (e continuato a generare per anni) guadagni per migliaia di € al mese ma, te lo dico in tutta franchezza, sono casi rarissimi, e che (almeno nei primi mesi) hanno richiesto sforzi non indifferenti.

Se scegli con cura le tue tematiche e fai le cose a modo però, sei sicuramente destinato a crescere: può volerci più o meno tempo e fortuna, ma se vuoi dei risultati devi farti forza ed insistere!

Più che fare inutili ipotesi sulle possibili cifre, ti suggerisco di vedere quali possibilità puoi sfruttare per monetizzare il tuo blog, e come scegliere quella più adatta alla situazione.

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Fammi sapere nei commenti se l’articolo ti è stato utile, e non esistare a contattarmi per ulteriori chiarimenti.

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